Il Comune

I luoghi e la comunità che amiamo animare

La storia del nostro giovane Comune

Venticano

Molte cose sono state scritte su Venticano. Volendo fare una breve sintesi ricordiamo che il Comune fu costituito il 21 aprile 1948 con il distacco, dal Comune di Pietradefusi, delle frazioni di Campanarello, Castello del Lago e Calore.

L’origine risale ad epoca romana. Il Bellabona sostiene che il nome vorrebbe ricordare i “venti trion” riportati dai Romani in questa terra. Il nome, però, potrebbe riferirsi ad un “Praesidium” romano e ad un centro abitato sviluppatosi nelle vicinanze di una delle stationes dell’antica via Appia. Altre ipotesi sul nome sembrano frutto di fantasia. Il primo documento certo su Venticano è dell’anno 881 e si riferisce ad una donazione di Radelchi al Monastero di Santa So a di beni di Gualtrando, posti “in loco Venticano”. Ceduto al Monastero di Montevergine Venticano aveva nel suo territorio un Monastero, un cenobio, la parrocchia di San Samaro, la chiesa di San Gennaro e/o San Martino su una collina non lontana dal fiume Calore. 

Il casale fu distrutto nel 1528 dall’esercito francese di Lautrec e la sua popolazione si rifugiò nel casale di Pietradefusi (Pietra de li casali fusi). Scamparono alla distruzione la chiesa, il monastero (che però fu abbandonato dai monaci) e poche abitazioni. 

 

Venticano si riprese lentamente negli anni successivi e nel 1729 passò al Monte della Misericordia di Napoli. Nel 1798-99 fu nuovamente distrutto dall’esercito repubblicano del francese Championnet.

 

Nel corso del XIX sec compare il nome di Campanarello (forse legato al campanile e a poche abitazioni sopravvissute alla distruzione dei francesi). Ma il nome di Venticano (Bentecane) sopravvisse nel linguaggio popolare e nei documenti religiosi.

 

Nel 1918 venne riconosciuta la sede parrocchiale di Santa Maria e Sant’Alessio e nel 1948 fu costituito il Comune.

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